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Gli ecoincentivi del 2020: super bonus del 110% per chi ristruttura in bioedilizia

L’emergenza Coronavirus ha cambiato o addirittura stravolto le nostre vite. Il nostro stile di vita e le nostre abitudini si sono modificate ed è cambiato anche il nostro modo di concepire l’ambiente di casa, che si è trasformata nello spazio in cui passare intere giornate.
Molte persone, alla luce del tanto tempo passato in casa, si sono rese conto dell’importanza di avere una casa salubre e di quanto sia fondamentale la qualità degli ambienti.
Il lockdown, ha dato modo a molti di intuire i difetti della propria casa e di rendersi conto di quanto sia importante un buon isolamento acustico, una buona luminosità e spazi più ampi e confortevoli per lo smartworking.

Questa epidemia ci ha fatto rendere conto dell’importanza di avere un ottimo comfort abitativo e infatti in questo periodo si sta raggiungendo un alto grado di sensibilizzazione sulla sostenibilità e sulla sicurezza ambientale.

I vecchi fabbricati, come sappiamo, possono essere ristrutturati e riqualificati in termini energetici, ma spesso questi interventi sono davvero molto costosi, soprattutto se si devono compiere interventi importanti o nel caso in cui nella casa manchi l’isolamento termico e acustico.
Un’ottima alternativa è la demolizione totale dell’edificio in muratura e la ricostruzione in bioedilizia.
Per questi motivi, sono state pensate molte soluzioni di detrazione fiscale grazie alle opportunità che il governo ha emanato con il super bonus del Decreto Rilancio.

Ma cosa prevede questo super bonus? L’ecobonus per l’edilizia spetterà a chi realizzerà interventi di ristrutturazione della propria casa, abbattendone consumi e impatto ambientale, per detrazioni fiscali pari al 110% della spesa sostenuta.

Gli interessamenti di questo ecobonus riguardano il risparmio energetico e la riduzione dell’inquinamento ambientale, quindi parliamo di interventi per il miglioramento dell’isolamento termico di una casa, la sostituzione dell’impianto di riscaldamento, la scelta di impianti fotovoltaici o comunque soluzioni a minore impatto ambientale.

Il punto cardine di questo super bonus è quello di riqualificare energicamente gli immobili esistenti. Sono sostenuti dall’ecobonus interventi per l’isolamento termico delle superfici verticali e orizzontali, come appunto la realizzazione del cappotto termico in facciata, o la demolizione e ricostruzione mediante tecniche di bioedlizia per abbassare le dispersioni energetiche di un vecchio prefabbricato.
Anche la sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento a gas rientra tra gli interventi finanziabili con l’ecobonus.
Il terzo intervento trainante, è l’adeguamento sismico degli edifici esistenti: anche qui, demolire un edificio a rischio sismico e ricostruirlo in bioedilizia con materiali antisismici, è il miglior modo per aumentare la resistenza ai terremoti e la sicurezza di una casa.

Oltre a questi 3 principali interventi “trainanti”, gli ecobonus possono essere utilizzati anche per interventi minori, quali l’installazione di pannelli fotovoltaici o la sostituzione di vecchi infissi.
Chi possiede una casa in muratura può rendere la casa più ecologica approfittando degli incentivi fiscali anche con semplici interventi che non comportano la demolizione della casa.
Per esempio, per gli infissi e i pavimenti, è consigliato l’uso del legno perché si possono sfruttare tutte le caratteristiche isolanti del materiale ed è una scelta rispettosa dell’ambiente.

Si può quindi arrivare alla conclusione che nel superbonus rientrano due principali categorie di interventi: il primo è quello riguardante tutti gli interventi di riqualificazione energetica, che vanno dalla demolizione della casa fino alla ricostruzione in bioedilizia, passando per interventi minori quali sostituzione di finestre e infissi, pannelli solari, pompe di calore e manodopera dell’involucro edilizio.
La seconda categoria comprende tutti gli interventi di messa in sicurezza antisismica degli edifici in zone a rischio terremoto, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza dell’immobile.

Chi può ottenerlo?
Per ottenere la detrazione del 110% gli interventi devono assicurare il miglioramento di almeno due classi energetiche (per esempio dalla C alla A) dell’immobile. Inoltre, le persone fisiche che eseguono gli interventi previsti nell’ecobonus possono applicarli su massimo due immobili.
Ne hanno diritto:

  • I condomìni
  • Le persone fisiche su unità immobiliari
  • Gli istituti autonomi case popolari
  • Le cooperative di abitazione a proprietà indivisa
  • Le onlus, associazioni di volontariato e associazioni di proozione sociale
  • Associazioni e società sportive ma solo per lavori negli spogliatoi.

I limiti di spesa previsti sono 50.000 euro per gli interventi di isolamento termico, 30.000 euro per la sostituzione degli impinati di riscaldamento, 48.000 euro per l’installazione di pannelli solari fotovoltaici.