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Un isolante naturale: il sughero

1. Origine del sughero

2. Caratteristiche del sughero

3. Utilizzo e applicazioni del sughero nella bioedilizia

Il sughero trova sempre più un ampio utilizzo nel settore della bioedilizia, come isolante termoacustico per l’importante caratteristica di mantenere la temperatura costante anche in presenza di forti escursioni termiche. Può essere applicato a cappotto sulle pareti interne o esterne dei muri della casa. Per capire meglio questo straordinario materiale partiamo dalle sue origini!

1. Origine del sughero

Il sughero è conosciuto per le sue ottime capacità isolanti, ma non ha solo questo vantaggio: è anche riciclabile ed ecosostenibile. Possiede tutte queste caratteristiche perché è un prodotto che viene dalla natura, esso infatti si estrae dalla corteccia della quercia da sughero, una pianta sempreverde che cresce spontaneamente in tutto il bacino del Mediterraneo.

Il sughero, si ricava da un processo molto semplice: la decorticazione delle querce da sughero, i cui granuli vengono poi aggregati mediante cottura, grazie alle resine naturali contenute in essi.

La quercia da sughero ha la peculiarità di essere un albero con una vita longeva, infatti il suo ciclo vitale può durare fino a duecento anni. La corteccia della pianta si rigenera circa 16 volte, quindi, mettendo in atto un’estrazione responsabile del sughero dal suo habitat, si consente alla pianta di rinnovarsi senza danneggiare l’ecosistema.

Il tronco di quest’albero è costituito da una “doppia corteccia”. Quella interna, chiamata “madre” è composta da tessuti sottili e fibrosi dentro i quali scorre la linfa. Quest’ultima è ricoperta dal “fellogeno” che genera uno strato morbido, spugnoso, elastico: il sughero.

La pianta inizia la produzione di questo tessuto dopo circa 25 anni di vita, quando ha raggiunto un diametro non inferiore a 60 cm e un’altezza di almeno 1,30 metri. Da allora, l’albero continuerà a produrre il sughero per almeno 150 anni.

2. Caratteristiche del sughero

Elastico, resistente, leggero e compatto: il sughero possiede elevati valori di isolamento energetico ed è ottimo quindi non solo d’inverno per non disperdere il calore della casa, ma anche d’estate per mantenere l’ambiente fresco.

È anche un isolante acustico grazie al suo potere fonoassorbente di conseguenza riduce l’inquinamento acustico nelle case. 

Grazie alla sua particolare struttura cellullare, il sughero ha molte caratteristiche e proprietà per cui è utilizzato in vari settori. Come abbiamo già visto è un materiale ecologico ma non solo: è anche biocompatibile e biodegradabile, infatti può essere riciclato senza inquinare l’ambiente.

È leggero, compatto ed elastico e di conseguenza è facile da lavorare, ma nonostante queste caratteristiche è un materiale destinato a durare nel tempo in grado di assicurare ambienti dal clima confortevole senza degradarsi negli anni.

Grazie alla sua traspirabilità invece, contribuisce ad attenuare i problemi di condensa e muffa che si presentano in locali non sufficientemente ventilati, infatti a differenza del legno, non è attaccabile da muffe, insetti e tarli.

Il sughero infine è anche ignifugo, ovvero resistente al fuoco, ed impermeabile, grazie alla sua composizione.

3. Utilizzo e applicazioni del sughero nella bioedilizia

Il sughero è un’efficiente soluzione per la coibentazione termica e acustica, perché preserva l’edificio (anche nel tempo) e gli consente di respirare naturalmente.

Le coperture, le pareti e i pavimenti rivestiti di sughero si riscaldano in tempi più brevi e trattengono il calore per maggior tempo.

Durante l’inverno i muri riescono a mantenere all’interno della casa una temperatura più alta rispetto a quella della superficie e questo elimina anche i problemi di condensazione e di conseguenza delle muffe. D’estate, invece, il rivestimento in sughero limita il surriscaldamento delle pareti che quindi contribuiscono a mantenere la temperatura all’interno della casa più bassa.

Grazie a tutte le caratteristiche viste in precedenza il sughero è considerato il miglior materiale biologico da utilizzare per l’isolamento degli edifici.

Le modalità di applicazioni sono svariate e sono le seguenti:

  1. Cappotto interno o esterno: si può utilizzare per qualsiasi cappotto, interno o esterno, degli edifici. I pannelli vengono incollati sulla muratura e poi si procede direttamente a stuccare la superficie. Inoltre il sughero essendo un materiale facilmente lavorabile, può essere utilizzato anche su superfici irregolari.
  2. Intercapedine: le modalità di utilizzo e applicazione sono le stesse usate per il metodo a cappotto, si possono usare sia i pannelli di sughero sia il metodo ad insufflaggio, la sua funzione principale è quella di isolare e contrastare il ponte termico.
  3. Massetto: i pannelli di sughero possono essere posizionati sotto al massetto del pavimento e hanno la capacità di isolare termicamente un ambiente da un altro non riscaldato.
  4. Coperture: il sughero, in lastre o pannelli, se utilizzato all’interno o all’esterno delle coperture degli edifici, non solo isolano la struttura, ma creano un ottimo sistema di ventilazione del tetto.
  5. Pavimenti e rivestimenti: l’industria del sughero è sempre in continuo sviluppo, e negli ultimi tempi si sta concentrando su come unire sostenibilità ambientale e ottime prestazioni con la bellezza estetica, per creare rivestimenti e pavimenti unici nel loro stile.

Il sughero è dunque considerato un prezioso investimento per le case e le generazioni del futuro, al punto che si stima che questo materiale sarà utilizzato in bioedilizia nell’80-90% dei casi,

garantendo efficienza e prestazioni migliori sia nel breve che nel lungo periodo.