1. L’attenta valutazione della bioedilizia su costruire o meno in un certo ambiente
2. Calcolo dei danni ambientali: costruire o no?
1. L’attenta valutazione della bioedilizia su costruire o meno in un certo ambiente
La bioedilizia e la bioarchitettura sono molto di più di un’alternativa all’edilizia convenzionale. Nascono da subito con l’intrinseca responsabilità di dare un deciso contributo come risposta alla grave crisi ambientale, con lo scopo di integrare al meglio le abitazioni all’interno dell’habitat naturale, riducendo al minimo l’impatto negativo sull’ambiente.
Per tutelare il benessere delle persone e garantire la salvaguardia della natura, il modello, anche definito “neo-green”, opera con cognizione un’attenta fase di valutazione iniziale, per stabilire se un luogo è più o meno adatto alla costruzione. L’obiettivo primario della bioedilizia è quello di coesistere con l’ambiente, usarlo senza sfruttarlo e far delle potenzialità che la natura offre un processo armonico che permetta appunto di offrire spazi abitativi confortevoli e sostenibili.
Attraverso le analisi del terreno, delle differenze di altezza e la disposizione della vegetazione e degli edifici nelle vicinanze, passando per la quantità di illuminazione presente, si improntano gli studi e le valutazioni su quella che può essere la miglior combinazione degli elementi naturali e bioarchitettonici. Anche il clima, il grado di umidità e la temperatura massima e minima sono fattori importanti da tenere in considerazione. Inoltre, si sceglie di costruire solo se nel luogo stabilito non sono presenti elementi nocivi e inquinanti che comprometterebbero il benessere e la salute delle persone.
I materiali utilizzati in bioarchitettura provengono da fonti rinnovabili e sono quindi materiali a basso consumo energetico, naturali e riciclabili, che garantiscono il minor impatto ambientale possibile. Per poter massimizzare l’efficienza della casa e ridurre al minimo i consumi, le abitazioni in bioedilizia presentano impianti di alta qualità che migliorano le prestazioni e sfruttano le qualità dell’ambiente circostante. Ad esempio, la giusta collocazione di porte e finestre favorisce lo scambio d’aria con l’esterno e permette di avere una buona ventilazione naturale. Inoltre serramenti e materiali di alta qualità aumentano l’isolamento e riducono gli sbalzi termici, mantenendo la casa fresca d’estate e calda d’inverno.
Nella costruzione di una casa bio si fa attenzione a un fattore importante: la posizione del sole. Orientare gli spazi abitativi verso sud permette infatti di catturare più luce possibile ed evitare gli sprechi. La bioedilizia predilige l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, come l’energia solare termica per riscaldare l’acqua, i fotovoltaici per produrre energia elettrica, le pompe di calore e le fonti geotermiche per sfruttare il calore del terreno e riscaldare o raffrescare gli ambienti.
Per rispondere al problema del crescente inquinamento atmosferico è necessario ridurre il fabbisogno energetico per il riscaldamento. Una casa con un isolamento ben progettato è la soluzione più economica e pratica alla tutela del nostro ambiente, come dimostrano alcuni esempi positivi nei paesi del nord Europa. Ridurre i gas di scarico dei sistemi di riscaldamento a combustione migliora la salute delle persone e ha un impatto positivo sull’ambiente.
2. Calcolo dei danni ambientali: costruire o no?
Il settore dell’edilizia è attualmente uno dei principali responsabili della grave crisi ambientale. Secondo un’analisi del Green Building Council (rete mondiale per la sostenibilità nella costruzione di edifici), circa il 40% del totale di consumo di energia nel mondo è impiegato nella costruzione e utilizzo delle case in cui abitiamo. Si ha uno spreco d’acqua pari al 14% di tutta l’acqua potabile disponibile al mondo. La produzione dei materiali necessari in questo settore è causa di forti emissioni di CO2 nell’ambiente, a seguito dell’utilizzo di tecniche non sostenibili. Inoltre, il trasporto oltremare dei materiali non prodotti in loco, contribuisce all’aumento del livello di inquinamento dell’aria e dell’acqua.
La bioedilizia mira a fronteggiare questi danni e si pone l’obbiettivo di ridurre al minimo il consumo energetico e le emissioni di gas a effetto serra, catturando l’energia proveniente dall’esterno. L’utilizzo di fonti di energia termica ed elettrica rinnovabile rende gli edifici energeticamente sufficienti, arrivando ad avere un impatto zero sull’ambiente.
Costruire secondo il modello della bioarchitettura è dunque un potente contributo alla salvaguardia dell’ambiente, che viene ripagato da subito con un significativo miglioramento dello stile di vita delle persone all’interno delle proprie abitazioni.