1. Da dove deriva e coltivazione
2. Utilizzi nella bioedilizia
La canapa è una delle biomasse a più rapida crescita del pianeta. La polpa spessa e legnosa della pianta si presta ad usi diversi e rappresenta un materiale particolarmente apprezzato nelle costruzioni moderne. Questa risorsa potrebbe diventare nei prossimi anni la base di un’eco-industria priva di inquinamento: si tratta di un materiale da costruzione sostenibile che grazie ai suoi i molteplici usi, è destinata a diventare una coltura preziosa per il futuro.
1. Da dove deriva e coltivazione
La canapa è coltivata su scala globale da migliaia di anni. Alcuni dei primi usi prolifici conosciuti di questo elemento naturale iniziarono in Cina, dove veniva utilizzata per produrre vestiti, corde e carta. In seguito la pianta è stata coltivata anche in Giappone e utilizzata per la fibra e la carta.
La canapa stessa è una coltura benefica che non richiede fertilizzanti, diserbanti, pesticidi o fungicidi. Cresce in maniera così fitta da impedire un eventuale sviluppo di erbacce, e la sua coltura si inserisce a rotazione ad altre tra le quali l’orzo o la segale.
La fibra e i semi di canapa sono solitamente pronti per la raccolta in due mesi. Il suo rapido tasso di crescita gli consente di competere quindi con altre materie prime perché è rapidamente rinnovabile e può essere utilizzata in un’ampia varietà di settori. Ad esempio, la canapa può produrre circa quattro volte più carta degli alberi per 2 ettari.
Il suo enorme potenziale risiede nella sostenibilità: è una pianta annuale resistente e tollerante e produce costantemente raccolti elevati.
2. Utilizzi nella bioedilizia
L’uso della canapa come materiale da costruzione è in progressiva crescita. Il nucleo legnoso della pianta viene suddiviso in piccoli trucioli di legno e poi mescolato con un legante a base di calce e acqua. Presenta numerosi vantaggi rispetto ad altri materiali da costruzione, tra cui essere ignifugo, non tossico, sostenibile, traspirante e altamente isolante.
Mattoni
I mattoni in fibra di canapa sono costituiti dal nucleo legnoso interno della pianta di canapa che grazie al contenuto in silice permette di legarsi saldamente con la calce. Questa proprietà è unica per la canapa tra tutte le fibre naturali. Il risultato è un materiale isolante cementizio leggero del peso di circa un settimo o un ottavo del peso del calcestruzzo. I blocchi di cemento canapa completamente induriti vengono prediletti non tanto come elementi strutturali, ma bensì come tamponatura isolante.
Intonaci
L’intonaco derivato dalle fibre di canapa, crea un vero e proprio strato isolante. L’aggiunta di fibre di canapa non solo migliora la resistenza e la flessibilità del prodotto, ma aumenta anche le proprietà termiche dell’intonaco e quindi è un ottimo modo per incrementare la percentuale di isolamento del muro, garantendo, con spessori contenuti, il miglioramento delle prestazioni termiche delle murature, nonché di resistenza al fuoco.
È particolarmente adatto per soluzioni in bioedilizia, l’origine naturale degli ingredienti garantisce infatti il rispetto dei parametri fondamentali come porosità, traspirabilità e sostenibilità.
È estremamente flessibile e traspirante, adatto a nuove costruzioni ecologiche poiché può essere applicato a una varietà di substrati.
Cappotti e isolanti
Il cappotto in canapa unisce l’eco-sostenibilità alle alte prestazioni energetiche, poiché garantisce in tutte le stagioni dell’anno, e in tutte le zone climatiche, un naturale comfort termico degli ambienti. I pannelli realizzati con questo materiale naturale, sono ecocompatibili e allo stesso tempo innovativi. Evita la formazione di muffa e condensa e protegge le facciate degli edifici dalle intemperie.
Le qualità termiche della fibra di canapa consentono dunque all’edificio di mantenere la temperatura, con conseguente risparmio in termini energetici.
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