1. Perché diminuisce il rischio di incendio
2. I materiali sostenibili ignifughi utilizzati nella bioedilizia e la loro funzione
Consultando i dati più recenti messi a disposizione dal sito vigilifuoco.it, alla sezione statistiche emerge che nel 2018 si sono sviluppati in ambiente domestico una media di quasi 100 incendi al giorno, pari al 16,4% del totale degli incendi. Il numero, seppur in discesa rispetto agli anni precedenti, mantiene alta l’attenzione rispetto ad una serie di fattori che vanno dalla qualità dell’impianto elettrico ai materiali utilizzati nella costruzione.
Costruire sostenibile significa costruire in sicurezza, riducendo il rischio di incendio. Vediamo nel dettaglio.

1. Perché diminuisce il rischio di incendio
Il primo e sicuramente più importante motivo è che il telaio portante che costituisce l’ossatura dell’edificio si trova all’interno di un sandwich di materiali, le cui superfici esterne hanno caratteristiche ignifughe.
Di conseguenza è molto difficile che la struttura portante venga a contatto con il fuoco, ma nel malaugurato caso succeda il legno si comporta in maniera molto diversa rispetto all’acciaio e al cemento armato.
Grazie al contenuto naturale d’acqua e alla carbonizzazione esterna degli elementi lignei il legno è naturalmente protetto dalle fiamme. Dopo aver preso fuoco il legno brucia ad una velocità di 0,7 mm al minuto, facendo in modo che servano molte ore per venire consumato, un tempo senz’altro sufficiente ad allontanarsi in sicurezza dall’abitazione e, in alcuni casi, per permettere lo spegnimento dell’incendio, limitando i danni all’edificio.
Per avere un metro di comparazione, l’acciaio contenuto nelle strutture in cemento armato ci mette molto meno a perdere le sue caratteristiche strutturali. Infatti dopo 15 minuti l’acciaio strutturale può cedere, in quanto peggiora le caratteristiche meccaniche all’aumentare della temperatura, al punto da avere a 800°C una resistenza residua ridotta a circa il 10-20% di quella a temperatura ambiente, cioè le caratteristiche meccaniche peggiorano dell’80-90%, portando al collasso della struttura.

2. I materiali sostenibili ignifughi utilizzati nella bioedilizia e la loro funzione
I materiali ignifughi che abbiamo citato prima come superfici esterne possono essere anche sostenibili, infatti la bioedilizia mette a disposizione molte alternative oltre al legno in fatto di materiali ignifughi per la costruzione.
Isolamento a base di funghi
Grazie a questa soluzione le pareti in legno delle abitazioni sono riempite di micelio che in poco meno di un mese si asciuga trasformandosi in una parete perfettamente ermetica, termicamente resistente, ecologica al 100%, priva di VOC ed ignifuga.
Isolamento in lana di pecora
Sicuro per l’ambiente e di bassa energia per la produzione, la lana di pecora rappresenta un materiale ignifugo, riciclabile e capace di assorbire le sostanze inquinanti dell’aria.
Pannelli in legno, lana e cemento
Possono essere utilizzati per le pareti o i tetti, come elementi portanti, composti da una struttura rigida in legno ed assemblati attraverso la combinazione di lana, legno e cemento. Completamente ignifughi, impermeabile, resistenti a termiti e parassiti, isolanti, fonoassorbenti, privi di emissioni nocive, e d estremamente versatili.
Di conseguenza possiamo sfatare completamente il mito che le case costruite con materiali ecosostenibili siano a rischio di incendio, anzi, a volte costituiscono un’ulteriore difesa contro le fiamme, mettendo la tua famiglia al sicuro ed evitando i catastrofici crolli del cemento armato esposto ad alte temperature.
Ancora una volta la bioedilizia risponde alle esigenze di salute e sicurezza di chi la sceglie. Mettiti in contatto con noi per approfondi questo e altri elementi per la costruzione o ristrutturazione della tua nuova casa!