1. Storia e scoperta
2. Come si ottiene, lavorazione
3. Utilizzo nella bioedilizia
4. Caratteristiche della calce
Hai mai pensato che esistesse un’alternativa valida al cemento?
Vero, il cemento di tipo “portland” è la base su cui è fondata la nostra società, lo vediamo dappertutto e ogni giorno, a meno di non essere immersi nella natura più selvaggia.
Esiste però un materiale ancora più antico che, soprattutto negli ultimi anni, è stato molto rivalutato per le sue proprietà: la calce.
1. Storia e scoperta
La calce molto probabilmente è stata scoperta in modo casuale nel periodo preistorico, quando i nostri antenati per scaldarsi usavano i fuochi.
Per delimitare i focolari venivano usate delle pietre, con il calore queste pietre si scioglievano, producendo una polvere bianca che a contatto con l’acqua piano piano si induriva mentre era esposta all’aria.
Negli anni questo composto venne utilizzato da molti popoli: dagli antichi Egizi, come base per i loro famosi affreschi, oppure dai Fenici, popolo mediterraneo di navigatori che realizzò le prime calci con malte aeree e sabbie vulcaniche.
Fu proprio grazie a queste ultime, estratte dal Golfo di Napoli e legate alla calce, che i Romani furono in grado di costruire un edificio straordinario, il Pantheon, realizzando la più grande cupola al mondo, record che rimane imbattuto da quasi 2000 anni!
2. Come si ottiene, lavorazione
La calce si ottiene dal calcare, un materiale (roccia sedimentaria) a base di carbonato di calcio. Questo viene frammentato grossolanamente per poi essere introdotto in fornaci dove viene scaldato fino a 900/1000 gradi per poi essere estratto sotto forma di polvere.
Grazie alla minore temperatura di cottura è un materiale più ecologico da ottenere rispetto al cemento, in quanto consuma meno combustibili fossili che normalmente verrebbero utilizzati per raggiungere temperature più elevate.
3. Utilizzo nella bioedilizia
La calce nella bioedilizia può essere utilizzata per molte lavorazioni:
- Negli intonaci, interni o esterni.
- Nelle malte di allettamento.
- Nella stabilizzazione degli impasti.
- Nella pitturazione con latte di calce, metodo completamente naturale.
- Come legante nel composto calce-canapa.
Oltretutto questo materiale è capace di assorbire parte dell’anidride carbonica usata per produrlo.
Questo senza contare il fatto che rende gli ambienti interni più salubri, non contiene sostanze nocive e assorbe agenti inquinanti e chimici prodotti internamente all’abitazione!
4. Caratteristiche della calce
- Elasticità: la calce, quando componente fondamentale di una malta, a differenza del cemento ha un basso modulo elastico, di conseguenza si adatta maggiormente ai micro-movimenti che un’abitazione può subire durante il corso degli anni, risultando più durevole.
- Lavorabilità: la calce ha un indurimento molto lento, per questo può essere lavorata molto più facilmente in quanto è più compatibile con una lavorazione edilizia più artigianale, quindi più personalizzata con le esigenze del cliente.
- Durevolezza: negli anni la calce si è dimostrata uno dei materiali più durevoli, molto più del cemento, quante volte ti sei chiesto come mai gli edifici di una volta sono molto più resistenti di quelli di adesso? La risposta, almeno negli edifici costruiti con questo materiale, si trova proprio nella resistenza maggiore agli agenti atmosferici e all’usura.
Possiamo affermare tranquillamente che la calce è uno dei materiali più completi da utilizzare nella bioedilizia, una specie di ritorno al futuro ecologico!
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