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Progettazione in bioedilizia: il giusto orientamento dell’immobile

1. L’importanza di posizionare le stanze nei punti di esposizione solare

2. Descrizione dei punti corretti di orientamento per un’immobile

1. L’importanza di posizionare le stanze nei punti di esposizione solare

Quando si parla di bioedilizia e di costruzioni ecosostenibili, ecologiche e rispettose dell’ambiente, sicuramente le prime cose che saltano in mente sono: l’utilizzo di materiali ecologici e il ridotto impatto ambientale dell’immobile. I moderni edifici a basso consumo energetico, sono infatti progettati e realizzati per ottenere performance termiche eccellenti, riducendo al minimo le dispersioni di calore e avendo così due duplici benefici: i consumi di bolletta ridotti e un contenuto impatto ambientale.

Tutto ciò però è realizzabile non solo grazie ai materiali utilizzati nel momento della costruzione, ma anche grazie alla progettazione bioclimatica e al corretto orientamento di una struttura.

Quest’ultima, è fondamentale per la qualità dell’ambiente domestico e soprattutto per i costi di gestione della casa, poiché permette di risparmiare non solo sulle spese di riscaldamento, ma anche su quelle dell’illuminazione.

Il colore, la forma e l’orientamento di una casa possono molto influire sulla distribuzione del calore solare all’interno dell’ambiente in cui viviamo.

In modo particolare l’esposizione solare di una abitazione è un aspetto che non deve mai essere trascurato nel momento di progettazione di un edificio o di una casa a basso consumo energetico, sia per il benessere abitativo di una persona, ma soprattutto per ottimizzare i consumi energetici d’inverno e d’estate.

In passato, il sole era uno dei fattori fondamentali per garantire il comfort abitativo.

Oggi, grazie all’uso di materiali innovativi e allo sviluppo di tecnologie costruttive impiegate nella bioedilizia, è possibile beneficiare di questo comfort naturale della luce del sole.

Molte persone non sanno che è molto importante che ogni stanza di una casa riceva la luce naturale del sole, anche solo per qualche ora al giorno, in modo da evitare di avere la necessità di ricorrere alla luce artificiale, per beneficiare dell’effetto purificante che i raggi e le radiazioni solari producono nei confronti dell’aria all’interno della nostra abitazione.

I principi della bioedilizia e di tutto ciò presuppone un atteggiamento ecologico nei confronti dell’ambiente ritengono che i raggi del sole siano salutari a livello energetico sul nostro organismo, infatti basti pensare alla sensazione piacevole che il nostro corpo prova quando sentiamo il calore del sole entrare nella stanza.

2. Descrizione dei punti corretti di orientamento per un’immobile

Lo  studio del percorso solare nella zona geografica di costruzione diventa dunque un analisi fondamentale per stabilire l’orientamento dell’immobile affinché ogni ambiente interno alla casa possa sfruttare al meglio l’irraggiamento diurno.

Il percorso solare si verifica sempre in senso orario dall’alba al tramonto (est-ovest) con il picco massimo di luce e calore a sud.

D’estate, viste le giornate con molte più ore di luce, il tragitto è molto più ampio, mentre d’inverno l’energia dei raggi solari è disponibile quando essi provengono da sud.

Ma come collocare nella giusta posizione le stanze?

  1. A nord il sole non è mai presente e la luce è sempre uniformemente diffusa. Di conseguenza, d’inverno è la parete maggiormente esposta al freddo e la più disperdente termicamente, mentre d’estate questo è un vantaggio perché la zona nord risulta essere la più fresca della casa.
    A nord dunque, data la poca presenza di luce, è consigliabile collocare tutti quelli ambienti che non necessitano di essa, come gli ambienti di servizio, per esempio scale, disimpegni, ripostigli, bagni e corridoi. Gli ambienti di servizio che vengono posizionati sul lato più freddo della struttura inoltre funzionano da “cuscinetto termico” per le stanze della zona giorno, affinché quest’ultime siano protette e isolate dalle temperature rigide del periodo invernale
  2. Ad est il sole sorge il mattino e d’estate le temperature non sono mai troppo alte, in quanto la luce è sempre diffusa durante le ore centrali della giornata. D’inverno invece, il calore è limitato in quanto i raggi sono bassi sull’orizzonte.
    Ad est quindi è consigliato posizionare le stanze della zona notte, che potranno beneficiare della luce e del calore del sole la mattina al risveglio e d’estate le camere restano più fresche durante la notte. Inoltre, una camera da letto colpita dai raggi solari di prima mattina, consentirà l’apertura delle finestre per il ricambio d’aria, anche durante il periodo invernale con temperature più basse.
  3. A Sud il sole è allo zenit, quindi d’estate è possibile schermare i raggi solari diretti mediante aggetti orizzontali, invece d’inverno il sole si trova più basso sull’orizzonte e può penetrare facilmente all’interno dell’edificio, così facendo, quest’ultimo guadagna calore ed energia.
    A sud è consigliabile posizionare quelle stanze che necessitano di molta luce, come il soggiorno, in quanto è il posto in cui si passa la maggior parte del tempo e richiede ottime condizioni di calore e illuminazione, oppure la cucina.
  4. A ovest l’apporto solare d’estate risulta molto elevato, e necessita di ombreggiamento con elementi frangisole oppure con la vegetazione del giardino (per esempio degli alberi) mentre d’inverno l’apporto di calore è abbastanza limitato in quanto i raggi sono obliqui.
    Nell’esposizione a ovest andrebbero posizionate la cucina e la zona pranzo, in quanto necessitano di molta illuminazione soprattutto nel tardo pomeriggio e nelle ore serali.

È dunque evidente l’importanza di una corretta progettazione che tenga conto dell’esposizione della casa, tanto per abbassare il fabbisogno energetico dell’immobile, quanto più per garantire un’illuminazione naturale della casa e degli spazi interni.