Al momento stai visualizzando Resina: una rifinitura perfetta per ogni stile

Resina: una rifinitura perfetta per ogni stile

1. Caratteristiche della resina

2. La versatilità della resina

3. Tipologie di resina

4. Applicazioni della resina

1. Caratteristiche della resina

La resina, grazie alle sue caratteristiche, è diventata uno dei materiali più apprezzati e utilizzati nel mondo dell’edilizia e della bioedilizia.
Oggi i rivestimenti in resina sono molto richiesti per la costruzione di qualsiasi tipologia di superficie e per la ristrutturazione di ambienti esistenti.
La caratteristica principale che contraddistingue la resina è il fatto di essere un materiale igienico, ottimale per rivestire ambienti umidi, come bagni e cucine.
Si definisce igienica perché, oltre ad essere facile da pulire, la resina è un materiale idrorepellente e privo di fughe: è molto resistente all’acqua, agli agenti chimici e alla formazione di muffe.
Inoltre la resina è un materiale molto duttile e resistente all’usura, motivo per cui viene considerato sempre più spesso anche nella ristrutturazione di una casa.
L’utilizzo di questo materiale non porta solo vantaggi funzionali, ma anche estetici: la resina offre un’ampia scelta tra colori e finiture e di conseguenza permette di creare cromatismi personalizzati, sovrapponendo resine di colori diversi.
Le finiture trasparenti, oltre a svolgere una funzione protettiva, permettono di ricreare superfici con diverso grado di brillantezza sia lucide che opache, per una grande varietà di effetti: dallo spatolato al nuvolato, dal monocromatico al quadro d’autore.

2. La versatilità della rifinitura in resina

In aggiunta alle caratteristiche estetiche e funzionali appena viste, quando si parla di resina si deve considerare la sua versatilità nella fase di costruzione e soprattutto nella fase di ristrutturazione.
Una ristrutturazione infatti, implica una grande impiego di tempo e di denaro perché demolire e smaltire le vecchie piastrelle…. Non è un’operazione semplice come sembra!
Molte persone, quindi, nel momento della ristrutturazione degli ambienti, scelgono la resina perché è l’alternativa più veloce ed economica per modificare radicalmente l’aspetto di pavimenti e rivestimenti senza demolizioni.
Tutto ciò è possibile perché la resina si configura come un materiale sovrapponibile e può essere tranquillamente sovrapposta ai pavimenti esistenti, evitando la rimozione degli stessi, con notevole risparmio di tempo e di denaro. Applicando la resina, questa va a coprire ogni spazio tra le piastrelle, sia nelle pareti sia nei pavimenti, restituendo così una superficie omogenea.
Con uno spessore di circa 3 mm, non è necessario il più delle volte intervenire sull’altezza di porte e finestre (altro motivo che rende l’utilizzo della resina nelle ristrutturazioni un vantaggio).

3. Tipologie di resina

In base alle necessità della ristrutturazione e tenendo in considerazione la tipologia degli ambienti da trattare, si possono scegliere diversi tipi di resine.
Le principali tipologie sono:

  1. Resina epossidica
  2. Resina acrilica
  3. Resina cementizia
  4. Resina poliestere

1. Resina epossidica
La resina epossidica è caratterizzata da un alto livello di resistenza all’usura, dalla resistenza agli sbalzi termici e dalla capacità di idrorepellenza molto elevata. È composta da materiale indurente e a temperatura ambiente presenta una consistenza vetrosa.
Solitamente questo tipo di resina viene impiegata per il rivestimento dei pavimenti e delle pareti.

2. Resina acrilica
La resina acrilica è conosciuta per le sue qualità molto elevate. È caratterizzata dall’elasticità, dalla traspirabilità e da una forte resistenza al fuoco. Proprio per quest’ultima caratteristica, è molto indicata per il rivestimento delle superfici esterne e delle superfici murarie come tetti e terrazze.
In commercio si trova in forma liquida e rispetto alle altre resine può essere impiegata in maniera molto più rapida. Iinoltre, con specifici processi di lavorazione, può essere adoperata per la realizzazione delle vernici.

3. Resina cementizia
La resina cementizia è ottenuta mischiando insieme cementi e additivi a base di resina.
Questa composizione le dona un’alta resistenza agli agenti chimici ed è indicata per il rivestimento delle pavimentazioni. È caratterizzata da un colore grigio, classico del cemento, e viene stesa tramite una spatola per creare superfici uniche e ondulate.

4. Resina poliuretanica
La resina poliuretanica è considerata una tra le resine più resistenti al tempo e all’usura, grazie all’alta resistenza ai fattori ambientali, ai graffi, ai raggi UV. Proprio grazie alla resistenza ai raggi UV, la resina poliuretanica dovrebbe essere utilizzata in ambienti esterni, visto che tende a non ingiallire.
Tutto ciò la rende ideale per essere impiegata in ambito industriale e in superfici molto ampie. A differenza delle altre resine, però, i tempi di indurimento sono molto lunghi e vanno dai 6 ai 7 giorni.

4. Applicazioni della resina

1. Resina spatolata
2. Resina autolivellante

1. Resina spatolata
È una delle tecniche adottate per realizzare pareti o pavimenti con effetti molto particolari.
Con l’utilizzo dello spatolato in resina è possibile creare superfici e pareti in modo veramente personalizzato: si possono creare dei solchi più o meno regolari e sfumature che conferiscono diverse profondità all’ambiente. Si tratta di un semplice effetto ottico, perché in realtà, al tatto, la parte risulta essere del tutto liscia e regolare.Questo effetto può essere più o meno evidente.
La finitura spatolata gode di svariate possibilità: può essere lucida, opaca, satinata, oppure trattata con pigmenti per raggiungere le colorazioni desiderate.
La resina spatolata può essere posata su qualsiasi supporto e occupa appena 2/3 mm di spessore.

2. Resina autolivellante
La resina autolivellante è un tipo di resina che consente di coprire una superficie in maniera uniforme.
Solitamente, per la realizzazione di questi pavimenti viene usata spesso la resina epossidica, perché questo tipo di resina si presenta con la particolare caratteristica che, una volta posata su fondi già preparati e levigati adeguatamente, può livellarsi autonomamente.
Il composto utilizzato per la realizzazione di questo tipo di pavimentazioni contiene validi indurenti e altri componenti che garantiscono elevata qualità. Questa resina può essere applicata su svariate pavimentazioni esistenti: dalle piastrelle di ceramica fino alle superfici in cemento o legno.
La peculiarità della resina autolivellante è che dopo la posa, i tempi di asciugatura sono molto brevi e si presenta fin da subito come una pavimentazione lucida, impermeabile, resistente e capace di garantire un notevole impatto estetico, infatti molto spesso viene utilizzata non solo nelle abitazioni, ma anche in ambito industriale in quanto duratura, resistente, sicura, igienica e necessita di poca manutenzione.