1. Utilizzo sostenibile delle risorse forestali
2. La gestione della bioarchitettura
L’Italia utilizza molto poco del suo patrimonio boschivo, ma questa scelta di gestione è veramente sostenibile?
L’utilizzo delle foreste deve essere sempre minore rispetto al numero di alberi piantati e capaci di crescere ogni anno, quello è sicuramente vero; però non tagliare piante non è sempre una buona idea come si può pensare, vediamo il perchè.
1. Utilizzo sostenibile delle risorse forestali
La gestione attiva del patrimonio boschivo, come viene chiamata, permette di avere infatti alberi sempre nuovi e più sani, infatti tagliando gli alberi più vecchi e malati si può permettere agli alberi più giovani e piccoli di ricevere più luce. Così facendo si istituisce all’interno del bosco un circolo virtuoso che influenza anche la biodiversità, aiutando non solo le piante ma anche gli animali.
Un bosco ben gestito permette anche di diminuire il rischio di incendi, soprattutto nelle zone più a rischio come il sud Italia, di dissesto geologico nelle zone montane, diminuendo il rischio di frane e di alluvioni e può aiutare anche nella gestione delle falde acquifere.
Inoltre alberi più giovani e sani sono capaci di immagazzinare più CO2 diminuendo di fatto l’inquinamento atmosferico nelle aree intorno alla foresta.
2. La gestione della bioarchitettura
Uno dei vantaggi di una corretta gestione forestale è la grande disponibilità di legno da costruzione che ne deriva, che può essere utilizzato nella bioarchitettura.
Questo modo di costruire è il più sostenibile per il pianeta, perché il legno, insieme alla calce, è uno dei pochi materiali da costruzione completamente rinnovabili. Ma la cosa più importante è che gli edifici costruiti principalmente in legno sono in grado di raccogliere CO2.
Oltre a questo per una casa di 100 mq sono necessari 3 camion di materiali se la casa viene costruita in legno, mentre per una casa in muratura circa 20, con un conseguente aumento dei consumi di carburante e delle emissioni di gas inquinanti.
Detto questo in Italia si utilizza circa un 30% del patrimonio forestale, la metà della media europea che si attesta attorno al 60%, in questo modo non viene facilitato il rinnovamento del ciclo vitale delle nostre foreste, con conseguenze dannose per il nostro ambiente e territorio.
Un potenziamento della bioarchitettura potrebbe infatti portare a un maggiore utilizzo del patrimonio forestale, sempre a patto che si favorisca la ricrescita piantando nuovi esemplari, aiutando un settore che ad oggi impiega circa 500 mila persone e 80 mila imprese nella filiera produttiva.
Visti gli innumerevoli punti positivi di questo metodo di costruzione e del mantenimento del patrimonio forestale sarebbe vantaggioso per tutti conoscere come diminuire il proprio impatto ambientale grazie a questi metodi.
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